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Responsabile sicurezza informatica, fino a quanto guadagna un esperto

responsabile sicurezza informatica
12 Lug 2021

Il responsabile sicurezza informatica, meglio conosciuto come CISO (Chief Information Security Officer) è un profilo sempre più richiesto sul mercato del lavoro, nazionale e globale. Un ruolo per cui possono essere richiesti gradi di esperienza e di specializzazione anche molto diversi a seconda dell’azienda interessata e a cui corrispondono retribuzioni variabili. Ma in ogni caso rimane una nota particolarmente positiva: una ricerca realizzata da Modis, società parte del gruppo Adecco, riporta che competenze specifiche in materia di sicurezza informatica risultano essere quelle sempre meglio remunerate se paragonate ad altre skill in ambito IT (come linguaggi web server & client side, relational database management system, operational security, big data, cloud computing).  

Ma fino a quanto si guadagna in Italia? Lo scopriamo analizzando alcuni casi concreti.  

A quanto arriva lo stipendio di un responsabile sicurezza informatica 

Chi ambisce a diventare responsabile sicurezza informatica deve essere innanzitutto consapevole che lo stipendio crescerà in modo davvero significativo, come nel caso della maggior parte delle professioni, solo con l’aumentare dell’esperienza e di conseguenza della specializzazione e delle responsabilità assegnate. Ecco perché, prima di intraprendere questo percorso, è importante concentrarsi sulle ragioni che spingono alla professione, che non possono essere esclusivamente circoscritte a quelle economiche. La strada da fare per diventare un esperto di cybersecurity è infatti lunga e impegnativa. Nonostante in Italia la domanda sia in crescita e la retribuzione sopra la media, lo sforzo sarà davvero ripagato con il tempo e tanto impegno. 

Ma andiamo dritti al punto: secondo i dati forniti da Randstad, nota multinazionale specializzata nell’ambito delle risorse umane, un responsabile sicurezza informatica che lavora in Italia ha una RAL media dai 30.000 euro fino ai 60.000 euro, per i profili più maturi e completi. Facciamo subito alcuni recenti esempi pratici per capire meglio questo mercato: 

  • una multinazionale nell’ambito IT ricercava per la sede in Italia un responsabile sicurezza informatica che prestasse un servizio di consulenza a pubbliche amministrazioni e ad altre aziende di portata globale. Il compenso iniziale si attestava sui 60.000 euro lordi annui. Ulteriori bonus nel tempo avrebbero fatto lievitare lo stipendio fino ai 100.000 euro
  • una banca privata era alla ricerca di professionisti in ambito cybersecurity da inserire in team con diverse specializzazioni, dalla sicurezza applicativa ai protocolli di autenticazione. La remunerazione si attestava sui 40.000 euro lordi all’anno
  • un ente pubblico di ricerca in ambito tecnico-scientifico selezionava specialisti della cybersecurity con le giuste competenze per attuare e monitorare le operazioni di sicurezza relative a un progetto in ambito aerospaziale. Lo stipendio si attestava su un minimo di 25.000 euro fino a raggiungere i 35.000 euro lordi annui
  • la Pubblica Amministrazione assumeva una serie di funzionari con competenze nel campo della sicurezza informatica, offrendo un corrispettivo variabile tra i 25.000 euro e i 35.000 euro lordi annui
  • una società partecipata nel settore informatico era alla ricerca di specialisti della cybersecurity, finalizzata all’inserimento in un team dedicato all’analisi della software security. L’offerta riportava una retribuzione minima di 32.000 euro e massima di 37.000 euro lordi all’anno

Responsabile sicurezza informatica: come e perché varia la retribuzione  

Come si evince dai casi riportati sopra, sono diversi gli elementi che giocano un ruolo nel determinare una retribuzione più o meno alta. Tra i principali ne troviamo tre: 

  • il livello di esperienza, ovvero il numero di anni durante i quali si è ricoperto il ruolo, ma anche le mansioni assegnate e le competenze sviluppate nel corso del tempo in coerenza con il profilo desiderato; 
  • il campo di specializzazione, cioè la conoscenza più o meno approfondita di un ambito della cybersecurity con, tra cui ad esempio cloud securitydisaster recoverynetwork securityinformation securityOT security. In questo caso, la frequentazione di un programma formativo di alto livello può essere fondamentale nel certificare le competenze di cui di dispone; 
  • il grado di responsabilità, che può crescere nel tempo. 

Oltre a queste dinamiche più generali, rimane fondamentale fare una considerazione più specifica rispetto all’organizzazione in cui è richiesto il profilo. Come spesso accade, le aziende multinazionali o, più in generale, di grandi dimensioni, offrono stipendi più alti rispetto alle PMI. È frequente poi che un’azienda privata sia in grado di proporre un salario migliore di quelli previsti da un ente pubblico. Rimane dunque di fondamentale importanza prendere sempre in considerazione anche le esigenze e le aspirazioni personali che, quando soddisfatte, possono compensare anche una RAL più bassa. 

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Fonti: 

https://www.corrierecomunicazioni.it/lavoro-carriere/lavoro-digitale-la-cybersecurity-settore-cui-si-guadagna-piu/

https://www.randstad.it/knowledge360/selezione-del-personale/cyber-security-manager-cosa-fa-e-qual-e-lo-stipendio-medio/#:~:text=Attualmente%2C%20un%20Cyber%20Security%20Manager,impiegato%20in%20aziende%20abbastanza%20importanti.