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Credito d’imposta formazione 4.0: i vantaggi per l’azienda

Credito d’imposta formazione 4.0
04 Feb 2021

La trasformazione digitale delle aziende italiane passa per le competenze. È l’obiettivo del credito d’imposta formazione 4.0: un vantaggio fiscale dedicato alle imprese che hanno deciso di attivare programmi di sviluppo del personale in ambito tecnologico. Una tra le misure previste dal nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, l’incentivo permette di applicare un credito variabile tra il 30 e il 60 percento sul totale delle spese sostenute per la formazione. 

Il ruolo della formazione nell’industria 4.0 

Con un investimento di circa 24 miliardi di euro, il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il carburante per stimolare gli investimenti privati e assicurare alle imprese italiane la possibilità di guardare al futuro con qualche certezza in più nel prossimo biennio. Se è vero che l’industria 4.0 è caratterizzata da volatilità e complessità, ciò non toglie l’esistenza di skill che permettono di affrontare i nostri tempi cogliendone anche tutte le opportunità. 

Nell’industria 4.0, l’impresa è un ambiente digitale dove persone e dispositivi sono interconnessi e collaborano in modo fluido. Comportamenti e conoscenze devono evolvere di pari passo. In questo senso, il credito d’imposta formazione 4.0 è un tassello fondamentale per supportare le aziende che hanno già attivato, oppure desiderano farlo, programmi volti all’acquisizione di competenze tecnologiche.  

Credito d’imposta formazione 4.0: a chi si rivolge e come funziona 

In breve, il credito d’imposta formazione 4.0 estende il credito nel corso del biennio 2021-22 alle spese sostenute da un’impresa per attività formative in ambito digitale di dipendenti e imprenditori. Per accedere all’incentivo, tra i temi ammessi troviamo: 

  • Big Data e Data Analytics; 
  • Cloud e Fog Computing; 
  • Cybersecurity; 
  • Augmented e Virtual Reality; 
  • Robotica Avanzata e Collaborativa; 
  • Internet of Things e Industrial Internet of Things. 

Il beneficio si rivolge a tutte le imprese residenti sul territorio nazionale italiano. Come titolari o rappresentanti di un’azienda interessata, non dovrete preoccuparvi di rientrare all’interno di una categoria specifica in termini di dimensioni, natura giuridica o settore economico di appartenenza. Si tratta infatti di un’opportunità aperta a tutte le imprese

Detto ciò, l’azienda che intende al credito d’imposta formazione 4.0 dovrà dimostrare di rispettare le norme in materia di sicurezza del lavoro, oltre che gli obblighi nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori che riguardano il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Inoltre, sono del tutto escluse dalla possibilità di presentazione della domanda le imprese che sono: 

  • in liquidazione volontaria o coatta amministrativa; 
  • in stato di fallimento; 
  • destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. 

Se l’azienda soddisfa i requisiti per la presentazione della domanda, occorre a quel punto effettuare la comunicazione al Ministero dello sviluppo economico secondo le modalità e i termini che saranno presto stabiliti con un decreto direttoriale apposito. In attesa di informazioni più specifiche, è certo però che ci sarà l’obbligo di presentare documentazione contabile certificata, oltre che una relazione dettagliata delle attività di formazione svolte. 

Infine, è importante ricordare che il credito riguarda le attività di formazione con spese sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso in data 31 dicembre 2019. In generale, è utilizzabile solo in compensazione in un periodo d’imposta successivo a quello durante il quale sono state realizzate le spese.  

Tutti i vantaggi del credito d’imposta MISE 

Il credito d’imposta formazione 4.0 è un’opportunità importante per tutte quelle organizzazioni che hanno deciso di investire nella crescita del personale e che vogliono continuare a farlo.  

Per quanto riguarda i benefici fiscali, con il piano Transizione 4.0 la percentuale del credito di imposta applicabile è aumentata rispetto agli anni precedenti. In particolare, nel prossimo biennio è riconosciuto un credito pari: 

  • per le piccole aziende, al 50% sul totale delle spese per la formazione con un tetto massimo annuale di 300.000 euro; 
  • per le medie aziende, al 40% dei costi sostenuti con un tetto massimo annuale di 250.000 euro; 
  • per le grandi aziende, al 30% delle spese ammissibili, seppure nel rispetto del limite annuale pari a 250.000 euro.  

In via eccezionale, le aziende di tutte le dimensioni potranno richiedere l’applicazione del credito al 60% nel caso in cui le attività formative abbiano riguardato dipendenti in categorie svantaggiate. 

Fonti: