THE FUTURE OF MANAGEMENT

Tutte le competenze, gli strumenti e le conoscenze per farvi diventare i manager del futuro

Chief Innovation Officer, cosa fa in azienda chi guida l’innovazione

chief innovation officer
12 Mag 2021

Lo chiamano Chief Innovation Officer (CInO), ma ancora più spesso sul suo biglietto da visita – digitale –  appare il titolo Chief Digital Innovation Officer oppure Chief Technology and Innovation Officer. Una combinazione di concetti importanti, che richiamano, per l’appunto, il mondo della tecnologia e della digitalizzazione, uniti a quello dell’innovazione. Ma che cosa fa per l’esattezza in azienda chi viene incaricato di orchestrare questi tre strumenti in una sintonia davvero efficace per musicisti (l’organizzazione) e pubblico (il mercato)? 

Chief Innovation Officer: fare l’innovazione dall’interno 

Viviamo in tempi in cui l’innovazione è presa sul serio. Per capirlo, facciamo un gioco: seguiamo la curva in ripida ascesa del termine “innovation” su Google Ngram Viewer. Il grafico ci mostra che, semplicemente, si tratta di una delle parole più popolari del 21° secolo. Una parola che, in ambito di mercato, distingue le aziende competitive da tutte le altre. Proprio per questo motivo, oggi in un’impresa parlare di innovazione non basta. Occorre assegnare la responsabilità di “farla” a qualcuno, ancora meglio se tra i C-Level.  

La crescente popolarità del termine “innovation” a partire dagli anni Duemila. Fonte: Google Ngram Viewer

Al CInO viene dunque assegnata per prima cosa questa responsabilità, funzionale a determinare e far crescere il ritorno sugli investimenti in campi d’avanguardia, che di norma includono la sfera delle tecnologie e del digitale. L’obiettivo? Performance aziendali migliori, maggiore competitività sul mercato e, allo stesso tempo, resilienza davanti ai cambiamenti improvvisi. La ricetta è, per così dire, semplice: trattare l’innovazione come un’attività di business, fissando obiettivi SMART (Specific, Measureable, Attainable, Relevant, Timely) e coinvolgendo le risorse chiave. Allo stesso tempo, al CInO è affidato il compito di evangelizzare l’intera organizzazione sulle modalità e sugli obiettivi delle iniziative, in atto e future, per stimolare la propensione al cambiamento continuo di tutte le persone presenti.  

Un ruolo da equilibrista: da un lato, il CInO è un leader carismatico in grado di aprire la strada verso nuovi scenari, dall’altro è un manager lucido capace di misurare il percorso da farsi e distribuire mezzi e tempi per percorrerlo. Da una parte, accende la scintilla dell’innovazione cogliendo al volo le idee più promettenti, grazie a conoscenze e strumenti essenziali in Strategy, Business Model, Design Thinking, Lean Organization e Leadership. E ancora, dall’altro, la realizza e la gestisce, basandosi sulla comprensione delle dinamiche del mondo 4.0 e delle ultime tecnologie, che oggi annoverano Big Data, Internet of Things, Machine Learning e Intelligenza Artificiale. 

Una responsabilità importante da condividere 

Ma quanto sono diffusi i Chief Innovation Officer nelle aziende? Una ricerca condotta dall’Università di Pisa nel 2019 riporta che si tratta di una figura manageriale ancora emergente, che costituisce solo il 2,2% del campione di figure C-Level analizzate. Interessante notare come lo stesso studio, prendendo le dovute contromisure – ovvero la consapevolezza il CInO non è l’unico fattore determinante per la crescita – riflette su alcuni tassi di incremento medio di fatturato tra il 2016 e il 2018. Le aziende senza un responsabile dell’innovazione in organigramma hanno registrato un aumento del fatturato pari al 7,7%, mentre quelle dotate di questa figura hanno riportato un +12,4%. Ancora meglio sono andate quelle che prevedevano una competenza specifica in ambito “Technology” o “Digital” (+12,1%), superate dalle imprese che hanno preferito integrare ben due di questi specialisti, solitamente con responsabilità suddivise nel campo dell’innovazione e in quello di tecnologia e digitale (+14,6%).  

Occorre aggiungere però che sarebbe miope limitare il concetto di innovazione al digitale. Come ci ha dimostrato l’avvento della pandemia, i grandi cambiamenti avvengono prima di tutto sulla base di esigenze sociali e culturali inedite, che trovano nella tecnologia e, ancora prima, nella tecnica, la risposta a una domanda impellente. Ecco perché il punto di arrivo di un’impresa di successo sta non solo nell’appuntare un CInO, bensì nel saper formare tanti CInO quanti sono i dipendenti e i collaboratori che vi gravitano intorno. Persone davvero coinvolte e pronte a cogliere le nuove opportunità a beneficio della propria azienda e della comunità, secondo una logica di responsabilità condivisa che ha cuore il futuro.  

Innovation Manager