Nel contesto in cui oggi le aziende sono chiamate a muoversi è ormai chiaro che la digital transformation non è un processo che si decide a tavolino e nemmeno che si può attuare in un breve arco di tempo. Si tratta di innovare, e di farlo di continuo, con una strategia precisa ed estesa: è per questo che all’interno delle organizzazioni serve qualcuno che detenga un ruolo di innovation leadership. Questa figura deve avere una formazione multidisciplinare e un approccio pragmatico ma allo stesso tempo un’indole adatta a condurre in modo convincente anche chi non sposa aprioristicamente l’innovazione. Questo per permettere alle aziende prima di trasformarsi e poi di restare al passo con le continue novità del mondo digitale.
Gestire la trasformazione organizzativa
Per guidare la digital transformation è necessario essere in grado di affrontare un processo di ri-organizzazione interna che tocchi ruoli, strutture e processi valutandone gli impatti e i benefici in modo oggettivo e approfondito. Ciò significa prima di tutto conoscere bene che tipo di organizzazione può favorire la gestione dell’innovazione digitale e quali soluzioni adottare per l’attuazione di architetture digitali aperte e flessibili spesso basate su metodologia Agile. Quando chi ricopre un ruolo di innovation leadership va a toccare la governance delle aziende deve anche saper fare in modo che le scelte tecnologiche messe in atto siano allineate con la strategia aziendale per poter costruire una visione condivisa del digitale che possa poi guidare anche la formazione dei dipendenti e la scelta di nuovi eventuali talenti con know how particolari.
Conoscere le fonti di innovazione
Con la trasformazione digitale si aprono le porte all’innovazione, che essa arrivi dall’interno o dall’esterno dell’azienda. Nel primo caso si parla di Corporate Entrepreneurship e per chi guida la digital transformation è necessario conoscerne le principali forme ma soprattutto avere famigliarità con i Lean Startup Approaches (LSAs) tanto da saperli utilizzare per la validazione di nuovi modelli di business in contesti Corporate che porteranno poi ad un percorso di innovazione attorno a cui costruire il consenso.
Invece, quando le opportunità di cambiamento arrivano dall’esterno si parla di Open Innovation e si guarda soprattutto alle startup hi-tech imparando a comprendere come alcune di esse possano creare valore per imprese consolidate. Per individuare le migliori è necessario maturare una buona conoscenza dell’ecosistema digitale e imprenditoriale in generale, approfondendo anche le principali forme contrattuali che possono caratterizzare le collaborazioni con nuovi attori quali centri di ricerca e startup.
Intervenire sul business model
Chi è chiamato ad esercitare in azienda l’innovation leadership ha il compito di proporre la trasformazione digitale non come un inevitabile passo da compiere ma come una preziosa leva strategica che può accelerare, se non cambiare, le sorti del business. Per agire in tal senso è necessario approfondire il ruolo disruptive delle tecnologie digitali sui Business Model e sulle strategie di business per cavalcare la digital transformation valutandone lucidamente rischi e opportunità. Oltre alle skill necessarie per creare nuovi modelli di business, viene richieste all’innovation leader anche una buona conoscenza degli approcci e archetipi per il design, lo sviluppo e l’innovazione di modelli business, quali ad esempio Design Thinking, Lean Startup Approaches e Blue Ocean Strategy, per potersi muovere con agilità anche in questo frangente delicato e strategico per l’azienda in cui opera.
Saper cavalcare le wave tecnologiche
Big Data, Machine Learning e Artificial Intelligence, Blockchain e Cloud Computing, in certi settori anche E-commerce, IoT e Digital Manufactoring, sono tutte tecnologie alla base della trasformazione e che l’innovation leader serve a gestire. Vanno conosciute bene e soprattutto vanno studiati i principali business model ad esse legati, le linee guida per la loro implementazione e le implicazioni strategiche, organizzative, innovative ed imprenditoriali che può avere la loro massiccia adozione. Essenziale sarà anche riuscire a restare sempre aggiornati sulle novità soprattutto applicative che riguardano queste tecnologie per captare subito eventuali nuovi trend da cavalcare o approfondire.
Le soft skill per l’innovation leadership
Affianco alla preparazione più tecnica e aziendale, ci sono anche alcune doti caratteriali che possono fare la differenza quando si desidera guidare la digital trasformation. Prima fra tutte la flessibilità che comporta l’apertura al cambiamento rapido in favore della propria azienda e dei nuovi orizzonti a cui essa guarda. Ci sono poi delle caratteristiche proprie dei leader che in un contesto di spinta innovativa non possono che risultate preziose quali ad esempio la capacità di porre domande scomode, di osservare la realtà senza pregiudizi di sorta, di confrontarsi anche con chi non appartiene allo stesso contesto, di sperimentare e testare nuove idee e, ultimo ma non meno importante, di pensare per associazioni imitando Steve Jobs nel suo: “connect the unconnected”.
