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Digital transformation manager: cosa fa e come si forma

Digital transformation manager
08 Set 2020

Grazie ad un approccio multidimensionale ed uno skill-set variegato, la figura del Digital transformation manager aiuta le imprese a cogliere al volo le migliori opportunità di innovazione sul mercato.Qui parliamo di un supereroe che esiste per davvero: dotato di una visione a 360 gradi sul mondo ICT, è capace di superare le ultime barriere alla digitalizzazione che rimangono all’interno delle aziende italiane.

Perché le aziende sono alla ricerca di Digital transformation manager?

È in corso una Quarta Rivoluzione Industriale, i cui effetti profondi e trasversali sono evidenti sui modelli di business delle aziende di successo, sulle intere filiere e sui loro mercati. Per coglierne ogni opportunità, non possiamo più limitarci a parlare di innovazione dei processi e dei prodotti a livello locale, bensì occorre ragionare in modo sistemico. Immersi come siamo in un ecosistema digitale, siamo ora obbligati ad assumere una prospettiva a tutto campo.

In questo scenario, il Digital transformation manager diventa una figura chiave in grado di identificare, vagliare e implementare in azienda le opportunità di innovazione. La digital transformation per un’azienda di oggi equivale infatti ad un nuovo modo di fare business, impresa possibile solo attraverso l’impiego di professionisti capaci di introdurre un atteggiamento aperto e imprenditoriale nei confronti delle occasioni emergenti, in un susseguirsi di ondate tecnologiche. Big Data & Analytics, Artificial Intelligence & Machine Learning e Internet of Things: sono solo alcune tra le promettenti innovazioni ICT introdotte sul mercato negli ultimi anni.

Quali sono le attività del Digital transformation manager?

Se dovessimo riassumere in poche parole la giornata tipo del Digital transformation manager, diremmo che questa figura occupa il proprio tempo con azioni mirate a traghettare l’impresa verso l’innovazione digitale.

Una ricerca dell’Osservatorio Digital Transformation Academy del Politecnico di Milano ha coinvolto 60 responsabili dell’innovazione, tra cui dirigenti ICT, R&S, consulenza e marketing, per analizzarne le principali mansioni. Se da un lato rimane essenziale la valutazione continua delle nuove opportunità (66% degli intervistati), lo scouting (64%) e la selezione di relativi partner (59%), dall’altro prendono piede anche altre attività:

  • il 58% del totale gestisce il portafoglio e il budget dei progetti attivati;
  • il 54% si occupa di sviluppo di Proof of Concept;
  • il 47% è impegnato nell’introduzione e lo sviluppo di nuove metodologie per prodotti e/o servizi;
  • il 37% dei professionisti intervistati è in prima linea nella misurazione, analisi e valutazione dei risultati dei progetti di innovazione.

In generale, l’approccio del Digital transformation manager è multidimensionale. Agisce in direzione orizzontale e diffusa, ispirando un cambiamento nella cultura e nella mentalità aziendale. Allo stesso tempo, è capace di attivare risorse specifiche e gestire progetti di innovazione all’interno dell’organizzazione.

Come si forma Digital transformation manager?

Date le molteplici sfaccettature della figura, i percorsi di formazione del Digital transformation manager sono diversi. La maggior parte di questi manager approda a questo ruolo dopo aver ricoperto posizioni dirigenziali in ambito ICT e R&S. Allo stesso tempo, non mancano figure più ibride con un trascorso nel Marketing Management oppure nella Consulenza strategica.

Essenziale è disporre di uno skill-set variegato, che è oggi possibile rafforzare anche attraverso percorsi di formazione ad hoc. In questa professione è necessario coniugare solide conoscenze tecniche con forti competenze trasversali: questo professionista applica con facilità strumenti di Project Management, pianificazione, controllo e data analysis, ma è anche in grado di proporne il superamento attraverso l’introduzione di metodologie operative non abituali. Inoltre, legge con facilità gli sviluppi degli ambiti più d’avanguardia nel settore ICT, come Big Data, Cyber Security e Internet of Things. In parallelo, è un leader dall’attitudine aperta, creativa e resiliente, capace di spalancare le porte a paradigmi senza precedenti e trasformare tutti i livelli di un’organizzazione.